Io rimango

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Io rimango.
Il monte alle spalle ruba
l’ultimo chiarore al tramonto.
Non so per quanto tempo
ancora la mia ombra
si lascerà trascinare.
Rimango e attendo
il silenzio profondo,
il buio più vasto.
Del tempo so che è passato
da quando ho brindato
all’ultima sorte,
bevuta, fino all’ultima goccia.
Ho bendato i miei occhi,
per un attimo
ho confessato le paure
e disteso al sole i desideri.
Non è stato un sogno
ogni attimo del giorno
passato,
non è stato un sogno
e se esiste ancora una verità,
se dico di essere ciò che sono
non devi credermi.
La notte è un’illusione
che camuffa i sorrisi
e deride le lacrime,
è una chimera, ladra,
che maschera
specchio su specchio
dolore e passione,
rubando lo splendore
dei tuoi occhi, serrati.
Tu dormi
e sei gentile con me
che rido
alle mie stupide lacrime.
Al cuore non c’è ritorno.
Io rimango.

 

Ultimo blues, da leggere quando vorrai

E’ stata solo una storia
sono certo che lo sapevi
(ma) qualcuno è stato ferito
tanto tempo fa

E’ sempre la stessa cosa
il tempo è passato
un giorno arrivi
un giorno te ne andrai

Qualcuno è morto
tanto tempo fa
qualcuno che ci ha provato
ma non conosceva (le regole)

(da “Verrà la morte e avrà i tuoi occhi“, Cesare Pavese)

 

 

Un posto in cui stare [Nick Drake]

Bisogna vivere con il tempo e con lui morire.

A te che leggevi Camus
tra la speranza e l’assurdo
in cui il vuoto diviene eloquente,
in cui la catena dei gesti quotidiani viene interrotta
e il cuore cerca invano l’anello che lo ricongiunga.
[Sedicente]

nick

Quand’ero giovane, più giovane che mai
non ho mai visto la verità pendere dalla mia porta.
Ora sono vecchio e la vedo faccia a faccia.
Ora sono vecchio, devo ripulire questo posto.

Ed ero verde, più verde della collina
dove i fiori crescevano e il sole calmo splendeva.
Ora sono più scuro del più profondo mare.
Allora dammi, dammi un posto in cui stare.

Ed ero forte, forte sotto il sole.
Pensavo che avrei visto il giorno tramontare.
Ora sono più debole del più pallido blu.
Oh, così debole perché mi manchi tu.