
Luanaa94 – Instagram
Oggi, osservo quel sorriso che esce dal tuo sguardo e mi domando come mai.
Quello che so per certo è che non mi sono mai lasciata alle spalle ciò che ritengo di aver abbandonato ed è davvero straordinario il modo in cui gli anni che scorrono sembrano estinguersi, dileguarsi senza mai sparire del tutto. Ho scoperto così che il mio cuore è debole, è come una nuvola talmente piccola che non si vede neanche nel cielo infinito, ma passa e ripassa sempre sopra gli stessi tetti, la vecchia scuola, i primi baci, sulle parole dette e gli sguardi andati; così questa piccola nube, tra il sole e la terra, trascina con forza la sua piccola ombra. Che dire, è come guardare nel buio, come diceva Yeats, “se guardi nel buio a lungo, c’è sempre qualcosa”.
Ogni tanto, come adesso, penso che qualcosa in me non va o perlomeno penso che c’è qualcosa che non va anche solo per via del timore irrazionale che qualcosa in me non va.
Dove lavoro io c’è un albero, un unico e grande albero che vive tra capannoni e agglomerati industriali. Lui combatte ogni giorno, non il freddo, il vento, l’acqua, combatte per rimanere vivo lì, dove viviamo noi, stretti e soffocati in questo fumo, tra mille palazzi, dove non c’è più aria per respirare, dove non c’è più tempo per pensare, dove ogni cosa è ferma al fare, programmare, volere e avere e mai sperare o sognare. Ogni tanto, sull’albero, ci si posano gli uccelli, come fosse un approdo sicuro su cui stare, ma è solo un inganno, un inganno che in buona fede uccide.