Proprio quando la promessa di un nuovo mondo migliore
sventolava sotto un limpido cielo azzurro.
Ieri ho provato a parlarne. Avrei voluto far uscire fuori tutto il contorno.
Niente.
Cementata.
Ho tirato fuori il solito racconto. Quello ufficiale e formale.
La cosa più bella della vita è che la nostra anima si aggiri ancora tra i luoghi dove una volta giocavamo. Non voglio che un singolo ricordo sfumi tra le nuvole. È la mia costante consapevolezza del passato che causa, a volte, il mio dolore. Se dovessi scegliere tra gioia e dolore, non scambierei i dolori del mio cuore con le gioie del mondo intero.
In quanti mi hanno visto crescere?
Questa notte ho sognato le lucciole. Non le ho più riviste da quella notte.
“Giulietta, Giulietta”, una voce arriva da lontano. Una mano mi accarezza i capelli. Apro lentamente gli occhi.
“Giulietta, Giulietta”. Nuovamente quella voce. Allora non sto…
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