
Foto di Anja Buhrer
Con te
ho perso la parola,
sono passati anni
e poi ancora anni.
Se penso di scriverti
niente è più di nulla
così con noncuranza
sfacciatamente
metto a nudo i miei pensieri.
Che importanza ha
– mi dico
quel treno è già passato
due volte:
una arcata, due arcate
e per entrambe
prima
un passo falso
e poi
di nuovo il sonno.