Ci chiamano sognatori

Rene Magritte – False mirror – 1928

Di tempo
dall’ultima pioggia ne è passato
adesso il cielo brucia senza sosta
e i miei occhi si concentrano
su quell’unica piccola nuvola in cielo
e alle domande banali che porta con sé.

Ci chiamano sognatori, con la testa all’insù
più leggeri dell’aria, con la fuga nei sogni,
custodi del silenzio,
arriviamo sempre troppo tardi
quando si è già dimenticato,
pronti a fidarci di ogni aurora
ancora e ancora e per sempre
perché il bello non finisce mai qui
ma va oltre
oltre ogni sorriso, oltre ogni parola,
risata o pianto, sospiro o rimpianto,
continuamente giriamo
sui nostri pensieri nascosti
anche al destino
che per noi
è grande quanto tutto il mondo.

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Wilco – Hate it Here

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