Non lo so se ce la faccio

Aitor Frías & Cecilia Jiménez

Aitor Frías & Cecilia Jiménez

 

Non lo so se ce la faccio,
un giorno e poi un altro
il tempo scorre indietro
si allontana dai miei occhi
che qui intorno cercano te
tra una rosa e un tulipano
tra due gocce di rugiada
ti penso
con lo sguardo volto al mare.

Io, non lo so se ce la faccio,
seguo quest’onda tenera e sorda
come un dolce segreto
nato da un fiore nel deserto
senza un vento a cui aggrapparsi
o un desidero da sognare
perché tutto è reale
nella solenne falsità
e non c’è poesia che possa bastare.

Non lo so,
non lo so se ce la faccio,
avverto in ogni dove il tuo sospiro
che trascina la mia anima
come fosse un sussurro
continuo
incessante in ogni gesto.
Ti penso ancora, come se questo
non mi dovesse mancare.

 


 

Questo articolo è stato pubblicato in Rapsodie ed etichettato .

15 commenti su “Non lo so se ce la faccio

  1. smadonno ha detto:

    Hai una bella anima …

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  2. phlomis68 ha detto:

    molto dolce…

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  3. Nico ha detto:

    Cara Giuliana, stavo leggendo un libro dal titolo “Le Intermittenze del cuore” di Eugenio Borgna quando sono stato attratto da questo pensiero….

    “Le passioni, le diverse figure della passione, che si manifestano nell’adolescenza, sembrano radicalmente contrassegnate dalla loro irrevocabile intensità e dalla esigenza di assoluto che è
    in esse: dalla loro ribellione agli schemi convenzionali della vita adulta, così frequentemente 
    raggelata dal dilagare della ragione calcolante che tende a soffocare e a rimuovere le passioni e le
    emozioni e dalla presenza in esse delle grandi tensioni, alla umana solidarietà e alla generosità,
    agli slanci incontaminati del cuore”

    Non a caso un grande filosofo, Peter Sloterdijk, era convinto nel dire che tutto quello che riusciamo ad esprimere a parole, è indice di una nostra grande intelligenza e sensibilità e come tale, dovrebbe sorreggerci nell’affrontare qualsiasi prova.

    “La sublime magia di riuscire a tradurre in parole la materia nebulosa e inafferrabile che spesso
    costituisce i nostri pensieri più limpidi, quelli migliori, quelli di cui andiamo orgogliosi, quelli soltanto sacri che crediamo nostri, privati e inesprimibili, e inesprimibili perché privati, la sostanza stessa della nostra intelligenza e sensibilità”

    Sempre una grande meraviglia leggerti l’Anima…

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  4. sherazade ha detto:

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    Meglio sarebbe nn porsi troppe domande e buttarsi a capofitto!
    Sheraconunabbraccio

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  5. Davvero immensa.
    Grazie
    Giampiero

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  6. Italo Bonassi ha detto:

    Sì, tutti ce la facciamo. Inconfutabile principio. Anche a morire , naturalmente.
    Operazione pare piuttosto facile, alla portata di tutti.
    Meglio però lasciarlo fare agli altri…

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  7. mariannecraven ha detto:

    Il nostro motto era “resistere”, due anni fa lei non e l’ha fatta, il cancro vince più spesso … adesso, ad ogni prova, mi dico “ce la posso fare” … ogni giorno ripeto a me stessa “ce la posso fare” … e non sempre ci credo, ma ce la posso fare! ❤

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  8. Comesecifossi ha detto:

    Mi piace moltissimo. Hai colpito qualcosa di simile che abita anche dentro di me. E ce l’hai fatta.

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  9. almerighi ha detto:

    poesia di buona fattura, coinvolgente

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  10. Opera Uno ha detto:

    Versi dolcemente malinconici dai quali emerge l’intensità delle più intime emozioni.

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